venerdì 16 luglio 2010

Sfratto per Morosità - emissione del decreto ingiuntivo

Ciao a tutti,
mi trovo ad affrontare per la prima volta una situazione che dovrebbe essere l'abc del praticante: lo sfratto per morosità.
Dopo aver ottenuto la convalida e lo sloggio mi trovo ora a dover chiedere l'emissione di decreto ingiuntivo per i canoni scaduti sino all'effettiva dipartita dell'inquilino.
Ora ecco la raffica di domande:
a) per richiedere il decreto basta l'originale dello sfratto con il modulino apposito ritirato in cancelleria o devo predisporre un nuovo atto ad hoc?
b) i canoni scaduti dalla convalida dello sfratto allo sloggio li calcolo maggiorati del 20% per indennità di occupazione senza titolo?
c) se lo sloggio avviene non esattamente a fine mese in base a quale criterio calcolo l'ammontare dei canoni/indennità giorno per giorno? Basta fare un'operazione matematica ?

Grazie a coloro i quali , anche insultando la mia ignoranza in materia, mi risponderanno.

Stefano

3 commenti:

D. ha detto...

Ciao Stefano,

non ti preoccupare, ogni atto è difficile se non lo si ha mai fatto, compreso un semplice precetto.

Non faccio locazioni ma mi sono informato stamattina.

A Treviso presentiamo materialmente un ricorso per decreto ingiutivo (che assumerò R.G. pari a quello dello sfratto con un sub) 1).
Il decreto ingiuntivo così rilasciato devi predisporlo immediatamente esecutivo, naturalmente.

Di solito io chiedo solo i canoni, perché, in fin dei conti, non è occupazione senza titolo, atteso che il contratto - nelle procedure per morosità - è ancora in piedi (è vero che il giudice lo risolve nell'udienza di sfratto...ma non mi fido, per qualche centinaio d'euro non vale la pena).

Quanto al problema sub) c.: io applicherei le regole del contratto. Il pagamento era anticipato? Se sì, bastano pochi giorni e ti deve tutta la mensilità. Se posticipato al godimento della mensilità (non accade quasi mai) allora farei questa semplice proporzione: giorni occupati : 30 = X : canone mensile.

Mara ha detto...

Ciao Stefano,
volevo darti il mio modesto contributo, nei limiti della mia breve esperienza in materia di sfratti.
Per quanto riguarda la necessità di fare un nuovo atto, tutto dipende dalla prassi del singolo tribunale. A Milano, c'è un apposito promemoria che si può ritirare presso la Cancelleria della XIII sezione, dove sono indicati i documenti necessari. In altri tribunali (es. Padova o Torino) l'ingiunzione viene emessa contestualmente alla convalida dello sfratto.
Per quanto riguarda i canoni, anch'io ti consiglio di chiedere solamente il canone pattuito sino all'effettiva riconsegna.
Quanto al quesito sub c) è stato estremamente eloquente D.
Spero di esserti stata utile.
Se hai qualche altro dubbio, approfondisco la questione con altri colleghi che si occupano di sfratti più di me.

stefano ha detto...

Grazie moltissimo ad entrambi!

Alla fine ho operato in un modo che coniuga la prassi alla sana teoria dei pochi sbattimenti.

Premettendo che lo sfratto oggetto del post ricadeva sotto l'egida della XIII sezione del Tribunale di Milano, ho fatto che appiccicare all'originale dello sfratto l'apposito modulino ritirato in cancelleria per chiedere l'emissione del decreto.
Ho poi scelto la linea "zero sbatti" nel senso che ho richiesto i canoni sino all'effettivo sloggio, ma senza maggiorazione per indennità di occupazione. Questo per evitare rogne di qualunque natura.
Grazie ancora moltissimo per l'aiuto ad entrambi!
Stefano

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