martedì 28 settembre 2010

Recesso e caparra confirmatoria; azione di risoluzione e di risarcimento del danno

Carissimi,
prosegue il ciclo di aggiornamento giurisprudenziale pre esame di stato 2010, con un classico caso di scuola.
Tizio stipula un contratto preliminare con Caio per la vendita allo stesso Caio del bene X; Caio, di contro, versa a Tizio una caparra confirmatoria pari ad € 50.000,00. Alla data del rogito del definitivo, Tizio dichiara di non essere più interessato alla vendita.
Caio, quindi, rivolge a Tizio invito ad adempiere; viceversa, lo informa che provvederà alla risoluzione del contratto e alla richiesta di risarcimento danni in suo pregiudizio.
Successivamente, Caio - insicuro di nascita - cambia idea e comunica a Tizio di voler recedere dal contratto preliminare per inadempimento dello stesso Tizio e richiede che gli sia corrisposto il doppio della caparra versata.
Che farà il povero Tizio?
La soluzione è presto detta: Cass. sez. unite del 14 gennaio 2009, n. 553, dichiara che, una volta proposta la domanda di risoluzione volta al riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni, non è consentita la sua sostituzione con la ritenzione della caparra a seguito dell'esercizio del recesso.
Così è deciso.
Diego.

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