mercoledì 9 giugno 2010

recupero canoni di locazione

Cari, vorrei solo una conferma circa le possibili opzioni da intentare per un recupero crediti derivante da canoni di locazione.

1. ricorso per decreto ingiuntivo:
- i canoni devono essere ex art. 633 cpc liquidi, certi ed esigibili.

2. intimazione di licenza e di sfratto per finita locazione ex art. 657 cpc con contestuale richiesta di ingiunzione per i canoni scaduti:
- per ammettersi lo sfratto per finita locazione si presuppone che, se la locazione è a tempo determinato, sia stata data tempestiva disdetta (art. 1597 c.c.).

3. Azione ordinaria: ai sensi dell’art. 447bis cpc la citazione si promuove, ex art. 414 cpc nella forma del ricorso.
- ne deriva che l’opposizione al decreto ingiuntivo sarà promossa dall’opponente con ricorso in opposizione a decreto ingiuntivo ex art. 414 cpc mentre il convenuto opposto si costituirà con memoria ex art. 416 cpc.

tra l'ipotesi 1. e la 2., considerando che l'obbiettivo principe non è tanto liberare il locale quanto incamerare il credito e dare impulso all'azione esecutiva, qual è secondo Voi la strada PIU' VELOCE per conseguire il risultato?
Da ricordare che il decreto ingiuntivo sarebbe verosimilmente emesso con provvisoria esecutività, visto che il debitore ha espressamente riconosciuto per iscritto il debito.
Grazie.
diego

1 commenti:

D. ha detto...

Trovo le due soluzioni indifferenti. Forse, tu capirai, con lo sfratto prendi due piccioni con una fava. Puoi minacciare contemporaneamente esecuzone e sloggio.
Il decreto ingiuntivo, dal canto suo, se concesso provvisoriamente esecutivo ti permette di agire in velocità. Se però questi non hanno nulla poi ti tocca fare lo sfratto. Secondo me, se ti sei informato e questi hanno danari in qualche conto, allora vola con il decreto ingiuntivo, premendo in modo esagerato non solo per la provvisoria, ma anche per l'esezione del termine (sicché d.i.+precetto+pign. c/o 3i tutto in unum).
Se, viceversa, sono dei disperati, caccia uno sfratto.

D.

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